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La telegrafia senza fili permise di trasmettere messaggi fra stazioni radio, di terra o installate sulle navi. Questi documenti, che trasmessi via filo, si chiamano tuttora telegrammi, presero il nome di radiogrammi. A partire dal 1926 in Italia presero il nome di Marconigrammi, e tale denominazione fu adottata anche dalle Società di telegrafia senza fili che facevano capo a Marconi. Nel seguito sono illustrati alcuni marconigrammi, le buste con cui venivano recapitati, ed i moduli per prenotare la spedizione. Non abbiamo invece inserito radiogrammi che non facevano capo alle Società di Marconi. Abbiamo invece inserito alcune lettere oceaniche, che, quando le stazioni radio trasmittenti installate sulle navi non avevano ancora la potenza necessaria per raggiungere le lontane stazioni della terra ferma, permettevano comunque ai passeggeri delle navi di comunicare con la terraferma, inviando messaggi via radio alle navi che erano dirette ai porti e dai porti le missive raggiungevano la destinazione tramite il normale servizio postale.
Libretto per la prenotazione di Marconigramma, distribuito ai passeggeri delle navi dotate di impianti radiotelegrafici, parte davanti
Libretto per la prenotazione di Marconigramma, distribuito ai passeggeri delle navi dotate di impianti radiotelegrafici, parte dietro
Foglio di prenotazione